Può piacere o non piacere: secondo me scrive bene. Ma bene. Poi se vogliamo criticare i contenuti, evvabbè, critichiamo (certo però che se qualcuno mi invita a parlar male di De Carlo e di Baricco, tanto per citarne due, io posso iniziare adesso, e finire nel 2012). Con le peggiori intenzioni mi ha divertita (nel senso etimologico) tanto, e mi ha persino costretta a consultare il dizionario più d’una volta. Che è cosa rara, leggendo un romanzo. Ecco.
Comunque qui un articolo piuttosto illuminante sulla nostra attuale condizione di formiche invischiate nel barattolo di melassa.
lalaura
erinni said
bho non so a me con le peggiori intenzioni non è particolarmente piaciuto, mi è sembrato tanto un esercizio di stile per farci vedere quante belle/strane parole ci sono nel nostro vocabolario
IMHO, of course
LaVale
erinni said
vero.
però a me è piaciuto perché mi sono calata nel ruolo dello sfigatone pretenzioso… 😉
lalaura
Old said
l’unica domanda che mi viene spontanea è: come mai questi ex-rivoluzionari si dedicano alla cronaca nera ?
erinni said
perché il Corriere della Sera o la Repubblica li pagano per scrivere qualcosa di attraente, visto che lo stile medio di quei due giornali lascia abbastanza a desiderare…
In ogni caso io sono assolutamente appassionata di nera: che figata, quando c’era la Notte (ero piccola, la leggeva mio nonno): era trucidissimo!!!
😀
lalaura
Old said
allora prendavate anche cronaca vera, il primo pulp magazine italiano:
schizzi de sangue, cervella spappolate, braccia monche ecc.ecc.
erinni said
esatto! 😀 da qui la mia visione del mondo un po’ splatter…
lalaura