la citazione è perfetta. Già che ci sono, vi consiglio di andare allo Spazio Oberdan, a partire dal 12 febbraio.
Sabato saremmo dovuti andare ad Alessandria, a casa dei nonni, perché le bimbe stessero un po’ con loro, perché ogni tanto è giusto andare, perché è così.
Poi venerdì sera ricevo un sms, era lavale, che mi diceva che sabato pomeriggio ci sarebbe stato un presidio in San Babila, in difesa della Costituzione e della nostra capacità di decidere di e per noi stessi.
Che fare, dunque?
Certo che andare a fare il week end lontano da casa è rilassante
Certo che con ‘sto tempo cazzo stai a fare a Milano
Certo che in fondo uno in più uno in meno in manifestazione cosa cambia…
Dunque s’è deciso di andare ad Alessandria, pranzare lì, mollare le ragazzine ai nonni, tornare a Milano, partecipare alla manifestazione, dopo di che rientrar per cena.
Che fanno comunque un bel 200 km in più, in un pomeriggio, sotto la pioggia battente, con un freddo maiale per di più.
Mik e io c’eravamo. Altri 4 amici, anche, insieme a qualche altro ancora.
Tutti lì, sotto la pioggia, a gridare il nostro schifo. Sotto la pioggia.
E poi di nuovo ad Alessandria, dalle figlie, per cena.
Ed è stato giusto così: perché nessuno si prenda la libertà di decidere per me, e per i miei cari.
Ma veniamo al punto.
Io non ho votato PD. Ho votato Italia dei Valori. Perché mi fa schifo anche solo lontanamente l’idea di votare un partito del “Sì. Ma anche no”, mi fa schifo l’idea di votare un partito con la Binetti, che sostiene che morire di dolore è bello, perché muori per l’amore di Dio. E che la sofferenza della malattia non va sedata, perché ognuno ha la sua croce.
Vaffanculo, te e chi la pensa come te.
Io non ho votato PD, e Mik è estremamente critico verso il PD. Perché oltre che estremamente critico è estremamente intelligente. Vai poi a capire a cosa serva. Fatto sta che lui è così.
Ciò detto, la frangia massimalista dei nostri amici, quella che “bisogna votare PD, perché sì”, o la frangia scazzata, che vota PD perché non ha voglia di fare sbattimento, o la frangia semi convertita, di quelli che ieri non bevevano la coca cola perché simbolo imperialista, e oggi maltrattano la colf o la baby sitter o tutte e due, ma votan comunque PD, dove cazzo erano?
Costoro, che siccome io ho votato IDV (e Di Pietro è quanto di più lontano dal mio modo di essere e di pensare e di esprimermi, turpiloquio a parte) ho fatto il gioco di Berlusconi, dove erano sabato pomeriggio, mentre io ero sotto la pioggia davanti alla Prefettura?
Dove cazzo erano tutte le amiche e amici benpensanti mentre io e Mik e Sofia e qualche altro eravamo in manifestazione per il Referendum sulla legge 40, perché “troppo tecnico, troppo difficile”, oppure perché “tanto io un figlio già ce l’ho”
Con che faccia, amici di sinistra (“e si badi bene, di sinistra, non di centro”; “perché io non so’ comunista così, so’ comunista così”), venite a dire che “con tutta la comprensione per Eluana Englaro, ma io cosa c’entro?”
Arriverà il giorno in cui ve lo metteranno in quel posto, non manca molto ormai ci siamo, e probabilmente chi vi aspettereste in piazza sarà a farsi un bel week end al mare. Probabilmente io.
Oh, amici che smadonnate perché oggi che avete bisogno capite che la fecondazione assistita in Italia è un bordello, dove cazzo eravate sabato, e nel 2005, avete votato al referendum?Eravate al mare/montagna/campagna/con il culo in ammollo alla SPA che fa figo? Oggi mi sento di dire che vi sta bene, e andate affanculo, di tutto cuore.
Questo è un quadro di un grande artista, datato 1953. Il grande artista è mio suocero. Mancato nel 2006 dopo enormi sofferenze. Tra poco l’unico tipo di manifestazione ammessa sarà questo, e vi starà bene.
lalaura